Le Norme CEI - La Norma Elettrica

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Le Norme CEI

Le Norme CEI
Le Norme del Comitato Elettrotecnico Italiano

Il CEI, Comitato Elettrotecnico Italiano, ha una lunga storia, essendo un ente fondato nel lontano 1909 quando le primissime centrali elettriche italiane iniziavano a fornire elettricità ad alcune fortunate città. Da allora, l'istituzione si è costantemente evoluta sino ai giorni nostri, divenendo, riportando la definizione giuridica, un’Associazione di diritto privato senza scopo di lucro composta dai seguenti Organi:

  • l’Assemblea;
  • il Consiglio;
  • il Comitato Esecutivo;
  • il Presidente Generale;
  • il Direttore Generale;
  • il Collegio dei Revisori dei Conti;
  • il Collegio dei Probiviri;
  • gli Organi Tecnici.

Il CEI è responsabile, in ambito nazionale, della normazione in campo elettrotecnico, elettronico e delle telecomunicazioni. La sua funzione primaria è quella di emanare Norme che siano di riferimento al settore elettrico, definendo le caratteristiche tecniche che prodotti, processi, sistemi e impianti elettrici debbono possedere per essere conformi alla "Regola dell’Arte".
Per normare il settore elettrico il CEI propone, elabora, pubblica e divulga costantemente nuove Norme che definiscono, per ciascun ambito di utilizzo, i necessari requisiti tecnici affinchè sia garantita la massima sicurezza verso persone e cose.

Il Comitato Elettrotecnico Italiano nasce ed agisce su mandato dello Stato Italiano, tanto che la prima vera Legge che fa riferimento alla "Regola dell’Arte" cita proprio il CEI. La Legge n.186 del 1º marzo 1968 stabilisce, infatti, che "Tutti i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici devono essere realizzati e costruiti a regola d’arte" e che gli stessi "realizzati secondo le norme del Comitato Elettrotecnico Italiano si considerano costruiti a regola d’arte".

Il CEI, pertanto, è referente dello Stato Italiano in fatto di normativa elettrica e questa competenza è sancita anche dall'Unione Europea, riconoscendone l'attività a livello tecnico-scientifico, senza contare che il Comitato Elettrotecnico Italiano è parte integrante nelle apposite organizzazioni di normazione europea e internazionale, ovvero, CENELEC (Comité Européen de Normalisation Electrotechnique), IEC (International Electrotechnical Commission) e ETSI (European Telecomunications Standards Istitute) per le Telecomunicazioni.

Ecco perchè tutte le Norme inerenti la sicurezza nel settore elettrico sono emanate dal CEI.

Al lato pratico il lavoro del CEI consiste nel redigere nuove Norme attraverso il lavoro di studio e ricerca di vari comitati tecnici, incaricati di elaborare documenti specifici seguendo anche direttive emanate a livello comunitario e internazionale ai fini della standardizzazione.

La pubblicazione di una nuova Norma richiede un approfondito lavoro di studio che andrà a coinvolgere anche enti internazionali, soprattutto a livello europeo, lavoro che porterà alla stesura definitiva della Norma dopo il coinvolgimento ed il parere di tutte le categorie produttive e le parti sociali interessate. Infatti, i vari Comitati di riferimento sono composti da esperti designati provenienti da Ministeri, Enti pubblici e privati, Università, Centri di ricerca e prove, Organismi di certificazione, Aziende industriali, Ordini professionali, Associazioni di categoria e culturali, soggeti che, di concerto, approveranno la Norma soggetta a pubblicazione.
Trovato il giusto compromesso tra i vari Comitati, il testo definitivo subirà azioni di promozione e diffusione presso gli operatori Professionali interessati all'applicazione del provvedimento.

La nascita di una nuova Norma è pertanto abbastanza complessa e generalmente diviene operativa dopo qualche anno dai primi studi preliminari coordinati seguendo, per ogni campo d'intervento, le seguenti attività normalmente svolte in ambito CEI:

  • elaborare, pubblicare, promuovere e diffondere le norme tecniche nel settore elettrotecnico, elettronico e delle telecomunicazioni per materiali, apparecchi, macchine, impianti, processi e loro programmi, stabilendo i relativi requisiti di qualità e sicurezza;

  • provvedere alla simbologia, alla nomenclatura, alla terminologia e all’unificazione nei settori di competenza;

  • stabilire criteri, metodi di prova e limiti finalizzati al raggiungimento di adeguati livelli di sicurezza, affidabilità e qualità dei prodotti o dei processi, nonché elaborare regole e procedure per prove e controlli di rispondenza alle norme tecniche; fissare criteri di valutazione di laboratori, costruttori, singoli operatori, ai fini del loro accreditamento da parte dei competenti organismi;

  • studiare i problemi di carattere scientifico e tecnologico connessi alle esigenze di impiego, funzionamento, sicurezza o altro di prodotti nel settore elettrico, elettronico e delle telecomunicazioni diffondendo la loro conoscenza e utilizzazione nazionale;

  • promuovere e sviluppare la cultura tecnica con attività formative e informative di vario genere, con iniziative documentali ed editoriali complementari, anche attraverso corsi di formazione, convegni, seminari e con il supporto di manuali, guide, software applicativi e commentari tecnici;

  • promuovere e favorire l’attività di certificazione;

  • partecipare alle attività delle organizzazioni internazionali di normazione, rendere operativa l’armonizzazione delle norme tecniche e deliberare sui progetti normativi al fine di assolvere i mandati ricevuti secondo le politiche comunitarie.

Come appare evidente, la stesura definitiva di una Norma necessita di adeguati approfondimenti al fine di soddisfare i molteplici requisiti analizzati e studiati dai rispettivi Comitati, tutto in sintonia con le direttive europee ed internazionali.

Il Comitato Elettrotecnico Italiano, in riferimento all'attività normativa svolta, riceve contributi erogati dall'INAIL, come previsto dalla Legge. Il finanziamento era già indicato nelle Legge 46-90, pertanto, l'Articolo di riferimento è stato sostanzialmente ripreso ed inserito nel Decreto Ministeriale 37-08. Il CEI, riceve finanziamenti da più soggetti in modo particolare dal MISE, da Enti Pubblici e Privati, da Università, da Centri di Ricerca, da Organismi di Certificazione, da grosse Aziende di settore, da Ordini Professionali, da Associazioni di Categoria, tutto finalizzato ad implementare la stesura di norme ai fini della sicurezza elettrica in ogni specifico ambito.

Un contributo importante è dato dall'attività associativa suddivisa in vari livelli ovvero:

  • Soci Promotori;
  • Soci di Diritto;
  • Soci Effettivi;
  • Soci Aderenti.

Il servizio abbonamenti per la consultazione delle norme pubblicate e la vendita singola delle stesse, oltre all'attività editoriale specifica, contribuiscono al finanziamento dell'Ente, senza dimenticare il settore della formazione specifica, prevalentemente imperniata sull'erogazione di corsi e seminari.

A livello pratico-attuativo, la domanda che generalmente ci si pone è: "Le norme CEI sono obbligatorie? Debbono essere applicate obbligatoriamente?".

Seconda la definizione della parola stessa, la "norma" non sarebbe di per sè obbligatoria, in quanto, concettualmente molto più vicina all'idea di "sarebbe consigliabile applicare quanto prescritto". Nel caso delle Norme CEI, l'obbligatorietà scatta sostanzialemte in automatico dato che costituiscono strumento univoco per soddisfare buona parte delle prescrizioni di natura sanzionatoria previste dal Legislatore per soddisfare i requisiti della "Regola dell'Arte", salvo in alcuni casi in cui risultano essere solo "raccomandate".

Il Decreto Ministeriale 37-08 impone di realizzare impianti conformi alla "Regola dell'Arte", la cui modalità operativa è descritta nelle Norme emanate dal CEI che, di fatto, si è vincolati ad applicare nell'esecuzione pratica dei lavori: chi si fida a realizzare impianti non conformi alle Norme di Legge?

Maggiori approfondimenti ai seguenti links:

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